lunedì 30 luglio 2007

Cappella di Rosslyn - l'ultimo mistero svelato

Si racconta che Alan Butler, uno dei due autori di "Rosslyn Revelead", quando prese visione della luce che emetteva quel pentagono rosso acceso sopra il rosone della Rosslyn Chapel, quasi emise un urlo. A quel punto, sapeva oltre ogni dubbio che Rosslyn era molto di una Chiesa medievale. Quella scoperta della "lighbox" dimenticata per centinaia di anni è stata altresì la prova che la sua teoria, descritta nel libro di cui è co-autore con John Ritchie, che la verità sulla Cappella di Rosslyn è più incredibile rispetto a quanto la finzione de "Il Codice Da Vinci" abbia portato a credere.

"E' stato davvero un momento alla Indiana Jones", sottolinea Ritchie. "Gli antichi abitanti del villaggio di Roslin narravano di una luce misteriosa che appariva il giorno di San Matteo (21 settembre). Ma la storia venne ignorata dalle successive cronache della cappella".

Tutto ebbe inizio quando Ritchie, un residente di Roslin, scoprì una stampa Vittoriana di Rosslyn di "Hill and Adamson", che mostra il muro orientale prima che il rosone venisse costruito. Quando la stampa fu mostrata a Nancy Bruce, una delle guide della cappella, lei indicò l'apertura sopra la finestra e disse: "Lì deve essere dove la luce entra il giorno di San Matteo".

Ritchie, un cameraman della Reuters, puntò il teleobiettivo verso la sottile apertura e scoprì quello che era una parte del pentagono e che era fatto di un materiale altamente riflettente. Racconta: "Pensai che dovevamo fare un test e andai a comprare una torcia". Grazie alle impalcature costruite tutte intorno alla cappella per riparare i danni di un disastroso lavoro di restauro, fu in grado di raggiungere il pentagono per illuminarlo con la torcia mentre Butler era all'interno per vederne l'effetto. Nel libro gli autori descrivono cosa accade poi: "Al massimo ci aspettavamo di vedere una luce fioca ma ci sbagliavamo. Invece della fioca luce che ci aspettavamo di vedere nella lightbox, i nostri occhi videro una sfera di luce di un forte rosso sangue".

Vi diamo appuntamento sul sito www.templarinapoli.it per leggere il saggio completo.

il Commendatore della Commenda "San Bernardo di Chiaravalle" in Napoli
Cav. Giovanni Lettieri
C.K.T. - C.T.J.
Commenda "San Bernardo di Chiaravalle" in Napoli
OSMTH Gran Priorato d'Italia

lunedì 2 luglio 2007

La torre circolare nel Rhode Island (USA)

Carissimi visitatori del nostro Blog.

Riceviamo spesso comunicazioni a mezzo e-mail di studiosi e curiosi del mondo Templare che ci chiedono il nostro punto di vista circa i misteri che avvolgono i Cavalieri Templari dell'Antico Ordine. Ad alcuni di questi misteri è legata la torre circolare che fa da "vedetta" nei pressi del porto di Newport nel Rhode Island nella costa orientale degli Stati Uniti e che più di uno studioso è convinto sia una costruzione Templare, nonostante sia stata costruita intorno al 1398, quasi un secolo dopo la soppressione/sospensione dell'Antico Ordine e quasi un secolo prima dalla scoperta dell'America da parte di Cristoforo Colombo.

Approfittiamo della pubblicazione della nostra piccola recensione circa il libro di Steven Sora "La Colonia perduta dei Templari" (vai al sito ufficiale della Commenda per la recensione) per parlare della torre circolare di Newport.

La Newport Tower è oggi nel complesso del Touro Park.


E' costruita come una Chiesa Templare a pianta circolare, come un ottagono in un cerchio e otto archi disposti a cerchio. E' fondamentale premettere che le Chiese a pianta circolare sono molto rare. Viste le presunte connessioni con la Scozia e la famiglia Saint Clair, per esempio di Chiese a pianta circolare in Scozia è localizzata in Orhpir Orkney.

Qualche curiosità "numerica".
Il diametro di ognuna delle colonne è esattamente 1 Scottish Ell, un'unità di misura entrata come "standard de facto" nel XVII secolo in Scozia (1 Scottish Ell è pari a 94,1 cm) mentre il diametro di ogni arco sopra due colonne è di esattamente 6 Scottish Ell.
Alcuni studiosi sono certi che la Newport Tower sia una costruzione Templare ma anche un esempio di architettura "scozzese" sul finire del XIV secolo.

Una curiosità molto interessante invece riguarda un "porta fiaccola" all'interno della Newport Tower; è identico, per proporzioni e costruzione, ad un "porta fiaccola" presente nella Chiesa St. Clair a Corstorphine (Scozia) dove è sepolta Jean, la figlia di Prince Henry de Saint Clair.


venerdì 1 giugno 2007

"Per la storia e nella storia" - Cronache di una giornata di ricerche

Il 21 maggio 2007, per la prima volta nell'OSMTH Gran Priorato d'Italia, è stato firmato un Mandatum di studio tra due Commende, la "Sancti Benedicti" in Frosinone e la "San Bernardo di Chiaravalle" in Napoli. Il Mandatum prevede lo studio e il rintracciamento di simbologia e documentazione Templare nelle provincie di Frosinone e Napoli.
Il primo sopralluogo è stato il 27 maggio 2007 in provincia di Frosinone con i Commendatori Domenico Pelino (Frosinone) e Luca Giovanni Lettieri (Napoli) impegnati in prima persona in una giornata che si è dimostrata incredibile e fruttuosa in termini di rilievi.

Ci siamo dotati di antiche mappe topografiche delle cittadine visitate, alcuni rilevamenti di precedenti (incomplete) guide e supporti tecnologici quali fotocamere digitali con elevato zoom e mappe satellitari Google Earth.

Raccontare le emozioni di fare rilevamenti "nella storia e per la storia" è cosa ardua: varie sensazioni, sicuramente la più importante era la consapevolezza che insieme, noi due Commendatori, avevamo iniziato a fare qualcosa di importante confrontandoci con un passato a cui tutti noi Templari dell'OSMTH siamo molto legati, qualcosa sicuramente più grande di quanto si possa descrivere in un BLOG.
Personalmente, la giornata è stata incredibile, fratelli tra antiche simbologie dei fratelli del nostro Antico e glorioso Ordine templare.

Fratelli Templari di oggi, uniti da una profonda e fraterna amicizia e da un comune senso del dovere verso una storia templare ancora non scritta appieno nelle due provincie di Frosinone e Napoli; siamo certi altresì che qualche storia particolare verrà fuori grazie al nostro lavoro di studio.


Ma vi devo e voglio raccontare solo un aneddoto e coinvolgervi.

Eravamo lì intorno alle cinque del pomeriggio, su una salita abbastanza ripida già da qualche chilometro nel pieno del centro storico di una delle cittadine visitate, oramai la giornata volgeva a termine. Eravamo pronti a mollare a 4/5 della salita anche perchè fino a quel momento avevamo fatto tanti e tali rilevamenti che potevamo essere già soddisfatti.

Poi una sensazione, una voglia improvvisa di andare avanti, quella considerazione che i nostri fratelli dell'Antico Ordine Templare non indietreggiavano davanti ai propri nemici se non in condizioni di manifesta superiorità (1 cavaliere templare contro 3 nemici era l'unica condizione per ritirarsi e/o indietreggiare).

Perchè fermarsi allora?

Decidiamo di andare avanti
e arriviamo nel punto più alto della cittadina.
Ad attenderci un simbolo che non era citato da nessuna fonte in nostro possesso, tra le decine di libri, siti Web e antichi documenti vagliati.

Un simbolo (che definire esoterico è dir poco) che ci ha commosso ed emozionato: avevamo tenuto duro e qualcosa/qualcuno ha premiato la nostra voglia di proseguire e di non indietreggiare. Descrivere così a parole un evento (perchè secondo noi trattasi di evento) è cosa ardua.

Ricordo ogni istante di quel momento, lo sguardo attonito che aveva il caro Fratello Domenico, e mentre lo guardavo era come se mi stessi guardando allo specchio; stupiti e senza parole, nella storia e per la storia.

Caro fratello Domenico, un ultimo pensiero va a te.
E' stato un onore
anche se è solo l'inizio; c'è una storia completare e/o da riscrivere e noi, ne sono certo, possiamo essere la chiave di volta.

Ad Maiora fratello.



NON NOBIS DOMINE, NON NOBIS. SED NOMINI TUO DA GLORIAM


Il Commendatore di Napoli
Cav. Luca Giovanni Lettieri
info@templarinapoli.it
www.templarinapoli.it


giovedì 3 maggio 2007

Decifrato un codice musicale all'interno del soffitto della Rosslyn Chapel

Da Repubblica.it - LUIGI BIGNAMI

"E' nel muro la melodia misteriosa immaginata dal Codice da Vinci"


C'era davvero qualcosa di misterioso e di criptico nella chiesa dove Dan Brown ha immaginato alcune delle sue parti più avvincenti del romanzo Il Codice Da Vinci. C'era ed ora è stato svelato. Un gruppo di ricercatori che si dedicano alla decifrazione di messaggi segreti ha trovato una musica che è nascosta in una complessa scultura all'interno della chiesa. Il team è composto da padre e figlio Thomas e Stuart Mitchell. Ora affermano di aver decifrato un codice musicale intagliato in cubi di pietra all'interno del soffitto della Rosslyn Chapel che si trova a Roslin, un paese vicino Edimburgo (Gran Bretagna).

"Aver decifrato quel codice è stato un momento di grande felicità. E' come se avessimo scoperto un compact disc del passato. Ma al contrario del Codice Da Vinci, questo è un tangibile contatto con la storia reale", ha detto Stuart Mitchell, insegnante di musica a Edinburgh. L'ipotesi dei Mitchell parte dal fatto che sono numerosi gli angeli che suonano vari strumenti proprio sulle colonne dove esistono anche i misteriosi cubi. E, secondo i due criptologi, la musica che essi suonano è nascosta proprio nei cubi. "Molti degli angeli hanno strumenti musicali tra le loro mani, altri invece sembrano cantare in coro, ma ce n'è uno che sembra estraneo a tutto ciò. Studiandolo da vicino ho scoperto che egli sta leggendo un pentagramma e dunque mi sono messo alla ricerca del pezzo di musica da decodificare", ha continuato Mitchell. Una volta scoperta la musica è stata riportata su un pentagramma. Verrà eseguita nella Cappella il prossimo 18 maggio.

Numerosi esperti musicali hanno voluto verificare la scoperta di Mitchell e, pur se con alcune riserve, nessuno è stato in grado di contraddire l'ipotesi dei due ricercatori. Warwick Edwards, esperto di musica scozzese alla Glasgow University ha detto: "Vi sono 213 cubi nella cappella della Chiesa e l'ipotesi che essi siano stati messi lì per raccontarci qualcosa non è da escludere in assoluto". E dello stesso parere sono altri storici della musica che hanno studiato i risultati dei Mitchell.

La chiesa risale al 15mo secolo e dista circa 16 chilometri da Edimburgo. Venne costruita da Sir Gilbert Haye e da Sir William Sinclair e fonda le sue radici nelle tradizioni dei Cavalieri Templari. La chiesa è sempre stata circondata da un alone di mistero, tant'è che una leggenda vuole che essa sia la replica del Tempio di Salomone e che al suo interno sia nascosto il Santo Graal e un'altra sostiene addirittura l'assurda ipotesi che vi sia la testa mummificata di Gesù Cristo.

Mitchell padre, che oggi ha 75 anni, ha lavorato su quei cubi per oltre 25 anni e ha utilizzato tutta l'esperienza ottenuta dal suo lavoro come decifratore di messaggi segreti per la Royal Force durante la Guerra di Corea. Secondo Mitchell, la musica "segreta" scritta nei cubi della cappella si rifà a quanto scoprì il musicista tedesco Ernest Chladni, vissuto tra il 1700 e il 1800, studiando la complessità delle vibrazioni sonore attraverso lo strofinamento di un archetto di violino e tocchi da parte di dita di una serie di piastre, le quali permettevano di cogliere la forma ondulata delle onde sonore ponendo della sabbia su tali piastre. Un fenomeno complesso che venne studiato per tutto il 19mo secolo da parte di numerosi matematici e fisici.

martedì 6 marzo 2007

Templari, simboli e numeri

Ai gentili visitatori del nostro Blog.


Ci tengo particolarmente a ringraziare i lettori che puntualmente, ogni post che pubblico, mi inondano di e-mail in cui mi si chiede chiarimenti o approfondimenti circa gli argomenti trattati.
Prendo spunto da una lettera ricevuta da un nostro gentile amico che ci chiede maggiori informazioni circa il significato del numero 8 per i Cavalieri Templari dell'Antico Ordine.

Il numero 8 possedeva una sua importanza sia per gli Ebrei che per i Cristiani; il Tempio di Gerusalemme per esempio fu santificato in 8 giorni. Secondo alcuni studiosi il numero 8 rappresenta la rigenerazione, la resurrezione, la felicita’, la transizione.
Parlando di Kabala, le Sephirot sono i dieci attributi di Dio.
E' indicativa l’ottava sephirah: “E’ Dio che comanda gli eserciti e gli angeli, intesi come Figli degli Dei” e i Templari erano un Ordine Militare (gli eserciti) oltre che Monastico (gli angeli).

Il numero 8 lo ritroviamo anche nelle Otto Beatitudini evangeliche:
  1. Beati i poveri di spirito perche’ di essi sara’ il Regno dei Cieli
  2. Beati i mansueti perche’ sara’ loro la Terra
  3. Beati coloro che piangono perche’ saranno consolati
  4. Beati coloro che hanno fame di Giustizia perche’ saranno saziati
  5. Beati i misericordiosi perche’ riceveranno misericordia
  6. Beati i puri di spirito perche’ vedranno Dio
  7. Beati coloro che operano per la pace perche’ saranno i Figli di Dio
  8. Beati i perseguitati perche’ sara’ loro il Regno dei Cieli.

Su molti autorevoli testi si ritrova la teoria che, sia la Croce patente a otto punte dei Cavalieri Templari, sia l’Ottagono (oltre a rappresentare il rinnovamento e la resurrezione) volessero simboleggiare appunto le 8 Beatitudini.

L’ Ottagono, come tutti sanno, e’ una figura geometrica piana con otto lati.

Nel Medioevo, l’ architettura disponeva di pochi strumenti di costruzione.
Era conosciuto ed usato il compasso ed era alla portata di tutti il disegnare una circonferenza. Ma perche’ una circonferenza? Nella simbologia cristiana, la circonferenza (le parole circonferenza e cerchio sono usate nel linguaggio comune come sinonimi) era il simbolo della perfezione e l’ ottagono era la figura piana che si poteva avvicinare piu’ semplicemente, con i mezzi dell’ epoca, alla circonferenza/cerchio.

A livello Spirituale, l’Ottagono rappresentava il tentativo dell’ Uomo di elevarsi.
Questi, partendo da una figura semplice (quadrato), si evolveva (passando all’ ottagono), fino a raggiungere la perfezione rappresentata dalla circonferenza.
Il Cristianesimo uso’ l’ Ottagono come figura geometrica base per l’ edificazione di fonti battesimali.

La Moschea della Roccia, nello stesso recinto del Tempio di Salomone, e’ stata costruita su una struttura ottagonale.

L’ ottagono fu una struttura geometrica usata dai Templari come base per i loro edifici.
Per quanto riguarda la struttura ottagonale usata dai Templari, citiamo alcuni edifici:
  • eremi di Eunate e Torres del Rio in Navarra
  • eremo di San Marco in Salamanca
  • eremo di Pobla de Lillet y Llusa in Catalogna
  • la Chiesa della Vera Cruz in Segovia
  • il piccolo santuario accanto al convento templare di Villalbadi Alcor, nella Provincia di Huelva
  • il Tempio ottagonale del Castello di Tomar.
Come poi non parlare di Castel del Monte nella nostra Andria ?

Nella simbologia cristiana, la circonferenza era il simbolo della perfezione e l’ ottagono era la figura piana che piu’ si poteva avvicinare ad essa.

Nell’ Ottagono vediamo ancora una volta ripetuto il messaggio simbolico templare.

Questa figura rappresentava l’ elevazione, il tentativo del Cavaliere Templare che, partendo da una figura semplice (quadrato), si evolveva spiritualmente passando all’ ottagono (le otto porte che permettono il passaggio da uno stato all’ altro; la transizione; il rinnovamento; la resurrezione), fino a raggiungere la perfezione e l’ eternita’ (rappresentate dalla circonferenza).

lunedì 12 febbraio 2007

Intervista alla Dott.ssa Anna Giacomini circa i graffiti lasciati dai Templari nel castello di Chinon

Dopo le tante e-mail ricevute circa il nostro precedente post riguardante i graffiti presenti nella Torre del Coudray del castello di Chinon, Torre dove furono rinchiusi per otto lunghi anni i capi dell'Antico Ordine, compreso l'ultimo Maestro de Molay, abbiamo interpellato la Dott.ssa Anna Giacomini, esperta di simbologia e criptologia ed autrice del libro "Chinon, l’estremo messaggio templare" ed. Giuseppe Laterza.

Abbiamo posto alla Dott.ssa Giacomini alcune domande circa la simbologia dei "graffiti di Chinon".

Dott.ssa Giacomini, qual'è stata la spinta per il Suo studio sui "graffiti di Chinon" ?
R. I misteri insoluti relativi criptografie rappresentano la materia su cui studio. I graffiti di Chinon per la loro sequenza serrata davano il segnale di un vero e proprio discorso criptato. L’origine templare sembrava dimostrata, almeno per quelli accanto alla porta di ingresso della prigione, e questo ne rafforzava l’interesse.

E' plausibile pensare che i "graffiti di Chinon" siano stati "realizzati" quando ormai era certa la fine a cui andavano incontro i Templari ivi rinchiusi ?
R. Penso che, anche se non ne erano sicuri, la temevano. L’accusa di eresia comportava il rogo, e l’ordine templare vantava troppi crediti presso il re di Francia per sperare in un atto di clemenza da parte di chi lo stava accusando con tanta ferocia. I graffiti a mio parere rappresentano un testamento spirituale affidato alla criptografia perché non si perdessero i loro veri principi religiosi ed il ricordo dei metodi di accesso alla sfera della conoscenza superiore.

Secondo i Suoi studi c'è un simbolismo comune tra i "graffiti di Chinon" e i graffiti Templari rinvenuti a Domme, nella Dordogne ?
R. Certamente gli iconemi sono gli stessi, solo che nei graffiti di Domme non c’è un vero metodo. ...

Vi diamo appuntamento sul sito www.templarinapoli.it per leggere l'intervista completa alla Dott.ssa Giacomini.


Giovanni Lettieri - Precettore di Napoli
Ordine dei Cavalieri del Tempio di Jerusalém
O.S.M.T.H. Gran Priorato d'Italia

martedì 23 gennaio 2007

I graffiti lasciati dai Templari nel castello di Chinon

Carissimi visitatori del nostro Blog.


Riceviamo costantemente e-mail di persone che ci chiedono una posizione "ufficiale" sulle baggianate che in qualche blog vengono scritte sull'OSMTH Gran Priorato d'Italia.
Innanzitutto ringraziamo tutti coloro che non si fermano a qualche comunicazione sulla Rete ma ci chiedono delucidazioni a mezzo e-mail. Circa le chiacchiere... beh, vanno prese per quelle che sono, vaneggiamenti dei soliti furbetti del quartierino. Destabilizzare noi? Ma andiamo!

A chi ci chiede le nostre considerazioni sui post che pubblichiamo, dobbiamo una delucidazione fondamentale.

A differenza di qualche "esperto", noi lanciamo delle discussioni sicuramente non per dimostrare a chi ci legge che siamo DETENTORI delle uniche verita' in materia Templare; in realta' i post che pubblichiamo fanno seguito ai nostri studi su un dato argomento che e' stato precedentemente trattato nelle "riunioni di chiostro" della Precettoria di Napoli o in sede di riunioni del Balivato della Campania. Cerchiamo ovviamente di raccogliere spunti interessanti da parte dei nostri lettori.

Veniamo ora all'argomento di questo Post, i graffiti presenti nella Torre del Coudray del castello di Chinon, Torre dove furono rinchiusi per otto lunghi anni i capi dell'Antico Ordine, compreso l'ultimo Maestro de Molay.
Per molti studiosi, i graffiti sono un messaggio iniziatico, per qualche Indiana Jones dell'ultim'ora rappresentano una mappa del tesoro.

Vi segnaliamo che uno dei graffiti rappresenta un quadrato formato da 4 x 4 quadrati minori con tracciate le diagonali e le linee.

Senza dilungarci sul significato del quadrato magico, riscontrabile anche sotto forma di simboli nel Presbiterio del Mosaico della Cattedrale di Otranto, vorremmo segnalarVi un "rinvenimento" simile in Italia.
La Basilica di Collemaggio ha custodito nelle sue viscere lo stesso "quadrato"; questo e' emerso dagli scavi effettuati al di sotto della zona absidale della Basilica. Il rinvenimento di questa pietra (ci dui riportiamo una foto) con la stessa simbologia conferma ancora una volta la presenza templare sul Colle.